La vita nei vigneti

 

Cronaca della vita nei vigneti

Nonostante l’opinione di alcuni, noi contadini non ci ritiriamo affatto in letargo durante i mesi invernali. I lavori da svolgere sono di varia natura. Si inizia per esempio con la potatura degli alberi di frutta e delle viti. La giusta potatura è decisiva per la quantità e la qualità della raccolta.

A febbraio/marzo con i primi raggi di sole caldi si procede con le cure di coltivazione della vite come la spampanatura e l’impalcatura. Ogni singola vite deve essere legata ad un filo di supporto.  
                                                                     
In aprile, quando la terra si riscalda, la vite comincia a “piangere”: vale a dire che la linfa sale per nutrire la vite, ma fuoriesce dalle ferite provocate dalla potatura. Questo pianto è un ottimo segno dato che indica che la vite è nuovamente piena di forze e di vita.
La fioritura è il momento cruciale per il vignaiolo. Se non si realizza correttamente, la raccolta sarà perduta.
Perché tutto vada bene il contadino deve reagire alle gelate primaverili attivando gli irrigatori che avvolgono i delicati germogli in un manto di gelo. Il calore liberato durante questo processo li protegge dal gelo.

Il giorno di S. Giorgio (23 aprile e nostro patrono di San Giorgio) le viti devono “brillare”. Ciò significa che i germogli freschi hanno già raggiunto una lunghezza di ca. 5 cm.
Nel frattempo anche l’erbaccia ha raggiunto una notevole altezza. L’erba falciata rimane sui campi e costituisce l’humus, prezioso per la crescita dei vegetali.

Agli inizi di giugno si assiste finalmente alla fioritura delle viti. I fori della vite emanano un profumo delicato. Durante l’estate si effettua la potatura estiva. Il vignaiolo passa tra i filari delle viti per spuntare ovvero tagliare i polloni che fuoriescono dai fili per consentire alla vite di conservare il suo vigore per le uve. Le operazioni di potatura estiva o verde riguardano anche gli alberi di frutta.

Nei mesi estivi i frutteti e vitigni sono esposti all’attacco di vari patogeni e malattie fungine. Numerose stazioni di misura e controlli nonché centri di assistenza consentono di effettuare trattamenti mirati.

Un altro lavoro importante da svolgere nei mesi estivi riguarda il diradamento dei frutti che prevede l’eliminazione dei frutti troppo piccoli o danneggiati.

Dagli inizi di settembre si procede con la raccolta delle mele.

Dolce o aspra – ogni mela possiede un sapore proprio ed inconfondibile. La raccolta dura fino alla fine di ottobre.

L’orgoglio di ogni contadino è il vino di produzione propria che matura nelle cantine. Con tanta cura e passione il mosto d’uva si trasforma lentamente in vino.
In occasione del caratteristico “Törggelen” (allegre castagnate in compagnia) si degustano il vino novello e i frutti prodotti durante l’anno.

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